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Perché non si può fare SEO senza gli strumenti giusti

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Essere primi su Google per le parole chiave relative al proprio business è un obiettivo che, ovviamente, tutti sognano e cercano. Però non è semplice e, anzi, servono gli strumenti giusti. Non si può improvvisare e provare a SEO senza utilizzare i tool è come provare a fare l’idraulico senza i ferri del mestiere.

Perché ti guidano nel lavoro

Il primo aspetto è che gli strumenti SEO ti guidano nel lavoro. Del resto, basta dare un’occhiata qui per capire la portata che possono avere i software relativi alla SEO. Certo, non sono gratuiti e, a parte un periodo di prova senza costi in alcuni casi, prevedono un canone mensile. Ai più può sembrare eccessivo però la spesa vale sicuramente l’investimento.

Guidare nel lavoro vuol dire, ad esempio, poter spiare concretamente i concorrenti e capire la loro strategia. Riuscire a comprendere su quali chiave hanno messo gli occhi e cosa stanno correggendo all’interno del proprio sito.

Infatti, attivando uno dei tanti software legati alla SEO è possibile anche confrontare il proprio sito con quello dei competitor. E avere una visione reale e chiara di ciò che si sta facendo. Perché, diciamolo, molte volte si tende a credere che l’erba del vicino sia sempre più verde o, al contrario, di essere i peggiori.

Avere un quadro generale corretto e chiaro aiuta sicuramente nel proprio lavoro. 

Perché riescono a far capire concretamente i passi in avanti

I tool SEO sono importanti anche per comprendere l’entità del proprio lavoro. Se ci si è affidati a un esperto, e non si riceve un report da 3 o 4 mesi, probabilmente il pensiero è quello di aver buttato i soldi o, comunque, che non sta lavorando a dovere.

Invece, un report mensile – o ogni due mesi, a seconda dei casi – aiuta ad avere il polso della situazione in mano. Un esempio? I tool SEO più efficaci forniscono anche dei grafici in cui si mostra l’andamento delle parole chiave su cui si è puntati, con uno storico ben efficace.

Se, ad esempio, ci si è puntati sulla keyword Y e si è cominciati a lavorare 12 mesi fa, con un semplice click, l’utente che ha in gestione l’account ha l’occasione di vedere l’andamento e valutare i progressi. Ovviamente, se la posizione è inferiore rispetto al punto di partenza, qualcosa non sta andando per il verso giusto. Se, però, all’opposto, ci sono dei miglioramenti o addirittura c’è l’ingresso in prima pagina, allora l’indicazione è chiara: la strada intrapresa è quella giusta.

Ma, ribadiamo, senza tool è impossibile avere una visione così netta e precisa. 

Perché forniscono degli spunti fondamentali

Attenzione: non stiamo dicendo, con il titolo di questo paragrafo, di affidarsi completamente ai tool e automatizzare tutti i processi. Al momento, infatti, tutto questo è impossibile. O, comunque, si perderebbe il plus che può dare l’intervento umano. Ma, a fronte di questa visione c’è un’altra più morbida: nel senso che i tool possono fornire degli spunti o far vedere delle cose sotto alcune angolature che non sempre si prendono in considerazione.

Ad esempio, magari, analizzando la concorrenza si nota come il primo in classifica sta utilizzando una tecnica SEO che si era scartata. Ovviamente, riprenderla in toto potrebbe non servire però, come spesso succede, si può copiare la strategia della concorrenza e migliorarla. O, comunque, adattarla alle nostre esigenze.

Il mix ‘cervello umano’ e software è imprescindibile per chi vuole fare SEO. Almeno, per chi decide di farlo a livelli professionali e non amatoriali. Alla lunga, con un po’ di pazienza e tenacia, con un lavoro svolto secondo tutti i crismi del caso, i risultati saranno evidenti. 

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